Il mercato dei libri italiani stampati tra il XV e il XVI secolo è uno dei più antichi e ricercati nel collezionismo, attirando appassionati sia a livello nazionale che internazionale. Durante il Rinascimento, l’Italia ha visto una vera e propria rivoluzione della stampa, con la produzione di incunaboli a Foligno, Roma, Firenze, Venezia, Napoli e Milano, ispirati dalla recente invenzione della stampa a caratteri mobili in Germania, che ha portato alla creazione della Bibbia di Gutenberg (ca. 1455).
Con l’inizio del 1500, l’Italia è diventata la protagonista indiscussa della produzione e diffusione di libri stampati. Un personaggio chiave in questa rivoluzione è stato Aldo Manuzio, il primo editore moderno in Europa, che ha introdotto il carattere corsivo e il formato tascabile in ottavo. Un esempio della sua famosa marca tipografica è visibile ne Le terze rime di Dante.
Tuttavia, il mercato italiano è soggetto a rigide leggi di esportazione e importazione, differenti da quelle di altri paesi.
Per quel che riguarda l’esportazione, recentemente, è stata introdotta una soglia di valore di 13.500 euro per i libri stampati dopo il 1500, mentre per manoscritti e incunaboli non esiste un valore minimo. Qualsiasi volontà di esportare un libro di pregio, necessita l’autorizzazione da parte dell’autorità competente. Se un libro viene dichiarato di interesse culturale per lo Stato italiano è quindi soggetto a vincolo di esportazione; il suo valore di mercato può dunque ridursi notevolmente, poiché non può più essere venduto al mercato internazionale, ma solo a collezionisti italiani. Discuteremo proprio di questo argomento in un prossimo approfondimento in parte dedicato al Codice Santini.
Per importare invece un libro dall’estero, è talvolta necessario e conveniente dichiararlo alla Soprintendenza locale, prendere un appuntamento per far visionare l’opera e ottenere un certificato di importazione. Questo certificato permette poi l’esportazione dall’Italia del libro per i tre anni successivi senza ulteriori vincoli.
È essenziale infine verificare sempre la lecita provenienza di un libro, controllando che non vi siano timbri di biblioteche pubbliche o annotazioni rimosse. Se ci sono, bisogna effettuare le relative verifiche presso gli enti o le forze dell’ordine. Alcuni volumi possono avere timbri di duplicato o cessione, indicanti che sono stati venduti o ceduti dalla biblioteca di origine.
Biblia Latina, Mainz: Johann Gutenberg & Johann Fust, ca. 1455, PML 12, I, 4v–5r. Courtesy Morgan Library & Museum.
Dante Alighieri (1265-1321) - Le terze rime di Dante. Lo'nferno e'l purgatorio e'l paradiso di Dante Alaghieri. Venezia: Aldo Manuzio, 1502. Courtesy Il Ponte Casa d’Aste.